Scrivere mi ha sempre aiutato a mettere ordine nella mia testa.

Rimuovere il rumore di fondo. Fare pulizia. Definire obiettivi più chiari.

Tornare a scrivere, dopo una lunga pausa, con un sito nuovo, un nuovo blog e nuove prospettive per il futuro, mi fa sentire bene.

Il 2020 ha catapultato tutti in uno scenario apocalittico, degno di un film di fantascienza. Un brutto sogno, che però ha lasciato e lascerà cicatrici profonde nei corpi e nelle menti di molti di noi.

A chi è rimasto in ascolto, però, senza chiudersi nella negazione o nella disperazione, la pandemia ha fornito un’opportunità senza eguali di riflettere sul valore e sul significato di molte cose che davamo per scontate.

Relazioni, abitudini, beni materiali. Diritti…

Personalmente, soprattutto durante la seconda metà di quest’anno, ho sentito il bisogno di fermarmi. Di smettere di fare quello che stavo facendo. Di fare “un passo indietro” per valutare certe scelte, certi atteggiamenti, certi toni che stava assumendo la mia vita.

Ad un certo punto, poco prima del lockdown di marzo, mi sono ritrovato a correre senza capire esattamente dove stavo andando. Un pilota automatico attivatosi per sbaglio(?) mi aveva portato a percorrere una strada che… non era più la mia.

Ora, dopo aver rovistato a lungo nella mia mente, in cerca di cose inutili da buttare, sono qui a pianificare il mio prossimo viaggio. Per il 2021, pochi importanti obiettivi, ma ben chiari. E una foto sulla mia scrivania a ricordami chi sono e a cosa appartengo.

Per evitare di ripetere gli errori già fatti, così da poterne commettere solo di nuovi…